ALESSANDRO GERALDINI PRIMO VESCOVO RESIDENTE DELLA DIOCESI DI SANTO DOMINGO
Anna Maria Oliva
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma
ALESSANDRO GERALDINI, PRIMO VESCOVO
RESIDENTE DELLA DIOCESI DI SANTO DOMINGO[1]
Alessandro Geraldini fu il primo vescovo residente della diocesi di Santo Domingo primate d’America ed autore dell’Itinerarium ad regiones sub aequinoctiali Plaga constitutas, cronaca del viaggio che lo daveva portare alle regioni equinoziali[2]. La figura di questo vescovo e la sua opera, stampata solo nel 1631 più di cento anni dopo la morte dell’autore e mai più ripubblicata, sono state per lungo tempo trascurate dagli storici italiani e stranieri[3]. Solo recentemente è nato un certo interesse da parte della "Comisiòn Permanente para la Celebraciòn del Quinto Centenario del Descubrimiento y Evangelizaciòn de América" ed è nell’ambito di tale iniziativa che nel 1987 il padre Roberto M.Tisnés J. C.M.F. ha pubblicato una biografia del Geraldini[4].
Dell’opera del nostro vescovo "Itinerarium"esiste un codice alla Biblioteca Vaticana[5]ed un altro, meno noto, conservato presso l’Archivio Segreto Vaticano che in appendice riporta un epistolario notevolmente più ricco ed interessante di quello riportato nell’opera a stampa[6].
[1] Questo lavoro riprende, in forma più ampia ed approfondita, il nostro intervento al "2° Convegno sui problemi della Scoperta Colombiana. Storiografia e nuove prospettive di ricerca". Cagliari, aprile 1988. Avevo già consegnato il dattiloscritto per la stampa quando il prof. Brugnoli presentò nell’autunno 1989 alla Società Geografica Italiana una relazione sul "Paradiso terrestre di Alessandro Geraldini"; non ho quindi potuto tener conto in questa sede delle sue preziose considerazioni che mi saranno utilissime nell’edizione critica dell’Itinerarium che sto attualmente curando.
[2] L’opera "Itinerarium ad regiones sub aequinoctiali plaga constitutas Alexandri Geraldini Amerini episcopi civitatis S.Dominici apud Indios Occidentales, apostolicis Imperialibus et Regis Legationibus suncti" venne pubblicata a Roma nel 1631 a cura di un pronipote di Alessandro, Onofrio Geraldino de Catenacii, che la dedicò al cardinale Francesco Barberini. Una copia di questa edizione è conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. In appendice all’opera vennero pubblicate anche dieci lettere indirizzate dal nostro vescovo al Pontefice, all’Imperatore e a diversi prelati. Cinque di queste epistole, pur con notevoli e significative differenze, sono conservate anche nel codice 215 del Fondo Borghese dell’Archivio Segreto Vaticano di cui alla nota 6; le rimanenti cinque invece compaiono solo nell’opera a stampa.
[3] Il primo autore a sottolineare l’importanza di questo personaggio fu, in occasione del IV Centenario della Scoperta dell’America, B.Geraldini con il saggio "Cristoforo Colombo ed il primo vescovo di S.Domingo Mons.Alessandro Geraldini", Amelia 1892. Sul vescovato di questo illustre italiano si è poi soffermato agli inizi del secolo Don Carlos NOUEL, Historia Eclesiástica de la Arquidiócesis de Santo Domingo primada de America, Roma 1911, ristampa Santo Domingo 1979. L’opera del Geraldini viene infine brevemente annoverata tra le fonti minori dallo storico P.E.TAVIANI, La genesi della grande scoperta, Novara 1974, vol. II, p. 14.
[4] Nel 1987 è stata pubblicata, ad opera della Comisiòn Permanente para la Celebraciòn del Quinto Centenario del Descubrimiento y Evangelizaciòn de America, una biografia del vascovo Geraldini scritta dal padre latino-americano R.M. TISNES J. C.M.F., Alejandro Geraldini Primer Obispo Residente de Santo Domingo en la Española amigo y defensor de Colón, in "Collección Catedral Primada Series Estudios 1", Santo Domingo 1987.
[5] BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA, Fondo Ottoboniano, Ott. Lat., 2198, citato da L. PASZTOR, Guida delle fonti per la storia dell’America Latina negli Archivi della Santa Sede e negli Archivi ecclesiastici d’Italia, in "Collectanea Archivi Vaticani", 2, Città del Vaticano 1970, p.603.
[6] ARCHIVIO SEGRETO VATICANO (in seguito abbreviato A.S.V.), Fondo Borghese, serie II, num. 215.
G. PALMIERI che per primo esaminò il codice, Doglianze di Alessandro Geraldini contro Caterina d’Inghilterra, in "Il Muratori: Raccolta di documenti storici inediti o rari tratti dagli archivi italiani pubblici o privati", 1892-94, voll. I, II, lo ritenne giustamente del XVI sec., coevo quindi o di poco posteriore all’autore. L’epistolario riportato in appendice, di mano diversa dall’Itinerarium, risulta essere ugualmente del XVI sec. Consta di ben diciannove lettere indirizzate al Pontefice, all’Imperatore e ad alti prelati. Di queste, dieci risultano essere completamente inedite, cinque furono pubblicate dal Palmieri e le rimanenti quattro più una quinta, già edita dal Palmieri, pur con notevoli differenze nella intitulatio e soprattutto nella datatio topica e cronica, compaiono anche nell’opera a stampa.